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     La
    pressione della gara
                                                       
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    La
    tensione durante le gare 
come risolvere il problema 
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    Durante
    le gare normalmente non si è preparati a padroneggiare la
    tensione a cui si è sottoposti: tirare sotto tensione è quindi
    sempre un grosso problema per tutti, a meno di non essere uno dei
    veramente pochi arcieri che hanno già imparato a padroneggiare i
    propri nervi in queste situazioni. 
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    Se
    si tira per il piacere di farlo è sufficiente allenarsi per
    colpire regolarmente il centro del bersaglio, ma se si vuole
    eccellere nelle gare, oltre al normale allenamento occorre un
    allenamento specifico, particolare, per saper tirare bene anche
    quando si è sotto tensione. 
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    Tirare
    bene quando si è nervosi, ansiosi, impauriti o eccitati non è
    una cosa naturale: ci si deve quindi allenare per essere in grado
    di acquisire questa abilità 
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    Perché
    essere nervosi è un problema. 
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    È
    perfettamente normale essere nervosi quando si è sotto tensione.
    Rappresenta un problema perché in questi casi si tende a
    controllare il tiro, senza lasciare che il subconscio lavori in
    modo autonomo, come dovrebbe. Si pensa inconsciamente che
    controllando il tiro si riuscirà meglio, e così si sbaglia. 
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    Come
    fare per tirare bene sotto tensione 
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    Primo: Ammettere
    che sotto tensione si è portati a non eseguire bene la sequenza
    di tiro. 
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    Secondo:
    Riconoscere che il motivo per cui questo succede è dovuto al
    flusso di adrenalina che entra nella circolazione sanguinea in
    queste occasioni. 
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    Terzo: Esporre
    sé stessi a situazioni tali che possano provocare un
    innalzamento del livello di adrenalina nella circolazione
    sanguinea ed allenarsi in queste situazioni, per simulare le
    condizioni che si incontreranno durante le gare. 
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    Per
    allenarsi si può: 
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    1.  tirare
    in competizione con altri amici, ponendo un premio per chi vince
    ed una penale per chi perde (scommettere soldi, una cena . . .); 
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    2.  tirare
    di fronte a molti spettatori che commentano i tiri fatti; 
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    3.  tirare
    mentre ci sono disturbi creati appositamente: rulli di tamburo,
    grida, insulti a chi tira, musica che non piace ad alto volume,
    ecc.; 
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    4.   fare
    in modo che ci sia qualcosa, qualsiasi cosa, che dà fastidio,
    che crea distrazione a chi sta tirando. 
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    Il
    tutto perché si arrivi con l’allenamento a restare in queste
    difficili situazioni concentrati, con la mente conscia sulla mira
    ed col subconscio sul controllo del tiro, in modo da essere in
    grado di esserlo anche quando si sarà sottoposti alla tensione
    della gara. 
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    Un
    programma di allenamento specifico suggerito dall’autore è il
    seguente. 
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    Partendo
    da un bersaglio per tiro INDOOR con 3 centri (giallo = 8 cm;
    vecchio 10 = 4 cm; nuovo 10 = 2 cm), fare delle fotocopie con
    riduzione 87,5%; 75%; 62,5%; 50%; 37,5%; 25%. 
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    Tirare
    al bersaglio riduzione 25% da 4,5 m, sistemando il mirino in modo
    da colpire il centro del bersaglio. A questa distanza si vedrà
    un bersaglio molto piccolo, ma di grandezza apparente pari a
    quella del bersaglio originale visto dalla distanza di 18 m
    (riduzione al 25% del bersaglio =     =
    riduzione al 25% della distanza). Sarà però più facile colpire
    il centro perché il movimento del mirino sul bersaglio sarà
    meno evidente. Tirare 3 volée di 3 frecce, che dovranno colpire
    tutte nel 10 vecchio (in origine di 4 cm): se non sarà così,
    ripetere le 3 volée, e continuare a ripetere la serie di tiri
    fino a che non si farà sempre centro con tutte e 9 le frecce. 
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    Tirare
    poi agli altri bersagli, da distanze sempre maggiore, tali da
    farli apparire sempre di grandezza apparente simile:  
    25% = m 4,5;   37,5% = m 6,75;   50% = m 9;  
    62,5% = m11,25;    75% = m 13,5;   87,5%
    = m 15,75;   infine tirare da 18 m sul bersaglio
    normale. 
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    Anche
    si il bersaglio sarà sempre di grandezza apparente simile, sarà
    sempre più difficile fare centro a causa del movimento del
    mirino sul bersaglio sempre più evidente. 
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    Ogni
    volta tirare le 3 volée di 3 frecce, ed ogni volta ripetere la
    serie di tiri sino a che non si colpirà sempre il centro prima
    di variare distanza e bersaglio: se si vuole rendere la prova più
    impegnative, tornare da capo, tirando da 4,5 m al bersaglio
    riduzione 75%, ogni volta che si sbaglia una serie di tiri. 
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    Questo
    esercizio porrà sotto tensione l’arciere che si impegna per
    arrivare alla sua conclusione, lo terrà sotto stress, farà
    scorrere l’adrenalina nel suo sangue, lo allenerà a colpire il
    centro anche in questa situazione, simile alla gara. 
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    L’esercizio
    può essere modificato, secondo l’abilità e le necessità
    dell’arciere, purché sia sempre mantenuta una sequenza di tiro
    che rende progressivamente più difficile la sua esecuzione. 
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    Quarto:La
    mente conscia può seguire un solo pensiero per volta e questo
    deve essere la mira. 
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    Fare
    attenzione e notare a) quello che si pensa mentre si è sotto
    tensione, e b) se si ha uno schema di pensiero. 
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    Probabilmente
    si constaterà che non ci si concentrerà solo sulla mira dal
    momento in cui si fa partire il motore del tiro sino alla
    conclusione: il pensiero si muoverà dalla mira al controllo del
    tiro, e viceversa, tornando su punti della sequenza che
    dovrebbero essere affidati al subconscio. Occorre arrivare a
    fidarsi completamente del subconscio anche in queste occasioni.
    Può aiutare il ripetere a sé stessi “mira, mira, continua
    a mirare, concentrati sulla mira . . . “ 
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    Quinto:L’ansietà,
    il nervoso, sono semplicemente un processo mentale, uno stato
    della mente che provoca l’emissione di adrenalina nel sangue,
    che a sua volta scuote il corpo e porta a sbagliare. 
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    Sesto:Non
    si può pensare ad essere nervosi o a bloccarsi se la mente è
    impegnata a mirare: si può pensare ad una sola cosa per volta!
    Scegliere di pensare solo alla mira, e si riuscirà bene nel
    tiro. 
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    Un’altra
    tecnica che può essere usata per riuscire quando si tira sotto
    tensione è il cercare di riconoscere uno schema negli errori che
    si commettono in gara, cercare di imparare dai propri errori. Lo
    si può fare prendendo nota durante le gare dei risultati che si
    ottengono, tiro per tiro. Esaminando le registrazioni di diverse
    gare, si può vedere se esiste uno schema negli errori e capire
    in che occasione ed in che modo si sbaglia: si è così in grado
    di riconoscere i propri punti deboli e di correggerli. 
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5 aprile 2014
La tensione durante la gara
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