Questo
articolo è stato scritto da T.J. Conrads, e ci invita al tiro
istintivo.
La forma più
pura di tiro con un arco tradizionale richiede che si usino solo le
facoltà di coordinazione fra occhio, mano e cervello, un talento che
Dio ha fornito a tutti gli uomini.
Questa
facoltà di coordinazione è usata in molti sport: pensiamo ai
calciatori, ai cestisti, ..., che lanciano il pallone in modo
immediato, senza prendere la mira, cioè in modo istintivo.
Allo stesso
modo si comporta un atleta che tira con l’arco in modo istintivo,
guardando il bersaglio da colpire e tendendo e rilasciando l’arco
senza mirare in modo conscio.
Tutti
possiamo essere in grado di operare allo stesso modo, come tutti
siamo capaci, con poco allenamento, di lanciare un sasso per colpire
una pianta o di lanciare un fresbee ad un nostro amico.
Naturalmente
riuscire a tirare bene con l’arco in modo istintivo richiede tempo,
allenamento e dedizione, come tutto del resto nella vita: d’altra
parte riuscire nel tiro istintivo è una dei piaceri maggiori che può
provare un tiratore.
Si tratta di
insegnare al proprio cervello, al proprio corpo ed ai propri occhi di
lavorare in modo coordinato per raggiungere il risultato voluto, cioè
colpire quello che si sta guardando.
È un
processo deliberato nel quale, attraverso la ripetizione delle
operazioni, il nostro corpo impara come sollevare e puntare l’arco
per colpire il punto scelto solo fissando il punto che si vuole
colpire e concentrando su di esso la propria attenzione: il cervello
ci farà realizzare il tiro in modo esatto se gli permettiamo di
farlo.
Per
convincervi che questo è vero, si provi a fissare un oggetto
attraverso la stanza o fuori dalla finestra, poi si chiudano gli
occhi e si punti il dito indice, col braccio teso, verso quel punto:
aprendo gli occhi si potrà constatare che il dito sarà indirizzato
molto vicino al punto fissato.
Questo ci
dimostra che già abbiamo l’abilità di tirare in modo istintivo:
occorre solo del tempo perché si riesca ad essere in grado di
eseguire la stessa cosa con arco e frecce.
Usando un
arco tradizionale, la freccia dovrà appoggiare sul supporto della
finestra, non su di un rest più alto: così la freccia sarà più
vicino alla mano all’arco, che è la parte del corpo che verrà
puntata verso il bersaglio da colpire. Corrisponderà all’incirca
al dito indice, che come si è visto è diretto in modo istintivo
verso il bersaglio.
Allenarsi per
riuscire a tirare in modo regolare con la freccia appoggiata sulla
base della finestra e passare poi ad allenare l’occhio al tiro
istintivo come segue.
Ci si ponga a
circa 10 m dal battifreccia, sul quale è stato posizionato un
bersaglio costituito da un punto nero del diametro di circa 3 cm. Si
provi a tirare fissando il punto nero e concentrando su di esso la
propria attenzione, senza mirare. Il puro tiro istintivo si realizza
quando si è coscienti solo del bersaglio che si vuole colpire.
Provando e riprovando si arriverà ad un buon raggruppamento delle
frecce sul punto - bersaglio.
Aumentare
quindi la distanza e continuare gli allenamenti. La cosa migliore è
allenarsi all’aperto, in un bosco, prendendo di mira ogni volta un
bersaglio diverso (una foglia, una zolla particolare, …) tirando
una sola freccia ad ogni bersaglio. Valutare quindi il risultato
ottenuto, controllando che la propria concentrazione prima del tiro
sia sempre stata esattamente indirizzata sul bersaglio. Il tiro a
bersagli casuali è il miglior allenamento che si può fare per
imparare il tiro istintivo.
Il miglior
tiratore istintivo che conosco si allena al tiro su bersagli sino a
70 - 90 metri di distanza: la sua teoria è che tirando a distanze
molto lunghe allena meglio il suo cervello al tiro su tutte le
distanze, tenendo conto della traiettoria delle frecce.
Qualcuno
afferma che nel tiro istintivo si mira guardando la punta della
freccia: non è e non deve essere così: non si deve in alcun modo
guardare la freccia; se un tiratore istintivo si sforza di vedere la
freccia mentre la sua attenzione è rivolta al bersaglio non riuscirà
a colpire il bersaglio.
Tutto
quello che si deve fare è concentrare l’attenzione solo sul
bersaglio da colpire e sull’azione di aprire e rilasciare l’arco.
Provando e
riprovando si riusciranno ad ottenere risultati soddisfacenti.
Nessun commento:
Posta un commento