Lettori fissi

27 marzo 2013

Dimostrazione di tiro con l'arco


Trascorsa la prima dimostrazione di tiro con l'arco, presso l'istituto I. nievo di Capri organizzata dall'assessore allo sport Vincenzo Ruggiero,coadiuvate dall'Arco Club Capri .Devo dire che gli alunni delle seconde medie sono stati molto attenti alla preparazione del materiale arcieristico,
quali costruzione di corde, montaggio aste ,punte ,alette  ecc ecc . Da parte mia dichiaro Sfatate le dicerie che i ragazzi si interessano solo di calcio, i ragazzi vanno stimolati , quindi servono più persone disposte nel divulgare,sia il tiro con l'arco che  qualsiasi tipo di sport minore ma nel contempo renderli partecipi.
Un ringraziamento va anche alle Prof. che hanno accettato di collaborare .

Prossimo appuntamento giovedì 4 Aprile 2013

23 marzo 2013

Un po di storia di Capri



Gli scavi dell'Hotel Quisisana portarono alla luce i resti di Elephas primigenius eRhinoceros merckii ma furono solo l'inizio di una grande avventura che vede nel medico e naturalista Ignazio Cerio uno degli studiosi più attivi e interessati. Altri scavi importanti furono portati avanti nella Grotta delle Felci di Marina Piccola dove vennero scoperti materiali dell'età del Bronzo, tombe neolitiche e amuleti di varia fattura, tipici di un luogo sacro.
Altri siti archeologici particolarmente importanti per lo studio della Capri preistorica sono la Grotta del Pisco, Località Il Limmo, Damecuta, Le Parate e la Grotta del Castiglione, sede anche di un ninfeo romano. Oggi gran parte del materiale archeologico ritrovato a Capri si trova nel Museo Ignazio Cerio a pochi passi dalla piazzetta.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------La storia di Capri è legata a quella del Mar Mediterraneo, alle popolazioni che lo hanno attraversato e a quel tratto di mare compreso tra Capo Miseno e Punta Campanella che è stato teatro di grandi eventi e scambi culturali. Anche l'origine del nome dell'Isola di Capri è conteso tra le grandi culture del passato: alcuni sostengono che derivi dal il greco antico Kapros(cinghiale) e altri dal latino Capraeae (capre).
I primi abitanti dell'isola di Capri furono i Teleboi, provenienti coste dell'antica Acarnania e delle isole greche dello Ionio, che raggiunsero l'isola nell'VIII secolo a.C. Numerosi scavi archeologici, però testimoniano la presenza di vita primitiva a Capri. Durante i lavori di ampliamento del Grand Hotel Quisisana del 1906 furono rinvenute gigantesche ossa di dinosauri e oggetti in pietra scheggiata; lo stesso Imperatore Augusto trovò dei resti di attività primitiva durante la costruzione delle sue ville.



Il primo estimatore dell'Isola di Capri fu proprio l'Imperatore romano Augusto, che nel 29 a.C. la sciolse dalle dipendenze di Napoli e diede inizio al suo dominio privato. Il suo successore, l'Imperatore Tiberio, la scelse addirittura come ritiro dalla vita politica di Roma e fece costruire ben 12 ville, tra cui Villa Jovis a Capri e Villa Damecuta ad Anacapri.
Nel periodo medievale l'Isola di Capri fu vittima delle feroci incursioni dei Saraceni che terrorizzavano la popolazione. Infatti, il primo agglomerato urbano costituitosi nei pressi dellaChiesa di San Costanzo a Marina Grande si spostò nei pressi della Chiesa della Madonna delle Grazie (vicino all'attuale Via Le Botteghe) proprio per sfuggire agli assalti dei predoni.
Nel 1371 il Conte Giacomo Arcucci, segretario della regina Giovanna I d'Angiò, fondò uno dei luoghi storici dell'isola di Capri: la Certosa di San Giacomo. Nonostante questo edificio sia stato più volte attaccato dai pirati (si ricorda l'incendio portato a termine del corsaro Dragut 1553) oggi è possibile visitarlo in tutto il suo splendore trecentesco.
Il conflitto tra Francia e Inghilterra durante i primi anni del XIX investì anche l'Isola di Capri: nel 1806 le truppe francesi furono sconfitte da quelle inglesi che agirono incontrastate sull'isola fino al 1808, quando i soldati francesi guidati da Gioacchino Murat riconquistarono l'isola con uno storico attacco. I francesi completarono l'opera di fortificazione dell'isola (oggi ancora visitabili lungo il Percorso dei Fortini) e restarono a Capri fino al crollo dell'impero napoleonico e il ritorno dei borboni nel 1815 con Ferdinando IV di Napoli.
La seconda metà del XIX secolo è l'epoca del risorgimento per Capri. Gli artisti romantici che visitavano la piccola isola del Golfo di Napoli rimanevano affascinati dalla sua natura immacolata, dai panorami a picco sul mare e dalla semplicità con cui i pochi abitanti conducevano le loro vite. Capri fu inserita come tappa fondamentale del Grand Tour, il viaggio dei giovani aristocratici dell'epoca nei paesi europei, e un numero sempre maggiore di artisti e intellettuali sceglievano di ritirarsi per lunghi periodi (a volte per tutta la vita) nelle loro ville capresi.
Dopo il conflitto tra Russia e Giappone del 1905 Capri divenne il rufugio preferito da tutti gliesuli russi, tra cui anche Massimo Gorki e Vladimir Lenin, trasformando l'Isola Azzurra in una piccola oasi politico-letteraria. In questo scenario si colloca anche il progressivo mutamento dell'economia isolana che ha visto un progressivo declino dell'agricoltura e della produzione del corallo a favore del settore turistico.
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22 marzo 2013


Dal 28 marzo stop auto a Capri ed Ischia

Previste pesanti sanzioni per i trasgressori

22 marzo, 20:12

(ANSA) - NAPOLI, 22 MAR - Dal 28 marzo entrera' in vigore il divieto di sbarco di auto e moto sulle isole di Ischia e Procida. Negli stessi giorni lo stop sara' adottato anche dal Comune di Ischia. I veicoli non ammessi sono quelli non intestati a residenti. A Procida il divieto si estende anche a quelli cointestati con non residenti. Pesanti le sanzioni previste per i trasgressori, che potranno arrivare fino a 1643 euro. Le esenzioni previste saranno, ad Ischia, quelle dello scorso anno.

Festeggiamenti chiusura indoor

Martedi 19 marzo riuniti in palestra abbiamo festeggiato i risultati acquisiti nel campionato regionale e italiano
ad onorare la festa il nostro Sindaco con l'assessore allo sport , anche quest'anno siamo soddisfatti dei risultati raggiunti.

16 marzo 2013

tiri in palestra da 40 metri

Non avendo possibilità di andare all'aperto per il momento ci accontentiamo dei 40 metri in palestra

Tecnica Compound
Terza giornata di scuola per questa allieva, che passa dopo tanti anni dall'olimpico al Compound, inizia il tiro con l'arco a soli 8 anni,Oggi ne fa del tiro con l'arco ,la sua  grande passione!!!!!

10 marzo 2013

Compound d'epoca






In questo post  voglio parlare del Compound Bernardini Eclipse

Appunto l'altro giorno regalatomi da un amico arriva questo cimelio di ben 16 anni , arco compound costruito da uno dei più apprezzati costruttori italiani ,” ragazzi vi dico uno schianto “ come tutti gli archi che hanno vissuto qualche annetto ,presentava segni di degrado dovuto dalla vecchiaia, però con  la mia pazienza sono riuscito ha tirare anche qualche freccia.
Il Bernardini Eclipse ha il corpo centrale in alluminio fresato ,di forma deflessa , come richiede l'utilizzo nel tiro alla targa , la finestra e decentrata ,per permettere una più facile ricerca del center shot, con un'altezza di sei pollici permette una visione sufficiente del bersaglio,l'impugnatura in resina, e un arco da 43” ,dotato di flettenti Carbontech. Il carico e regolabile con un escursione di 25
Libre, con due pulegge genesis circolari in lega con la possibilità di allungare fino a tre pollici, il separa cavi porta ancora la vite per l'ingrassatore. Da una ricerca effettuata le statistiche di potenza dichiarano che questo tipo di arco è stato testato fino a 60 libre , con una velocità della freccia di 207 fps e una grande stabilità. Onestamente devo confessarvi che mi sono preoccupato un po  quando lo messo nella pressa , ma tutto sommato  i suoi 16 anni se li porta ancora bene!!!!

Lavoro effettuato
Cambio cavi in fast-flight
tarato a 40 libre
prova di tiri a 30 metri
con frecce 680 acc punte 80 grani  
 raggruppamento discreto
in bocca al giallo BY BDM

9 marzo 2013

Vecchi ricordi 3d Capri


Cesare Ottaviano Augusto e Tiberio avevano visto giusto. L’isola che vedevano sporgendosi dalla penisola sorrentina, di origine calcarea e con ripide pareti scoscese a
strapiombo sul mare, offriva delle bellezze naturali incomparabili. Non a caso l’imperatore Tiberio elesse la
vecchia “Caprae” a propria dimora per dieci anni. E per
il 3DI, disciplina che raggiunge i propri apici di godimento all’aria aperta in scenari boschivi più o meno intricati, non poteva esserci migliore collocazione.
Due giorni spettacolari, con un paesaggio mozzafiato e
il sole a farla da padrone; un percorso breve all’interno
di una fantastica macchia mediterranea con alcune piazzole davvero intriganti; la segreteria organizzativa allestita tra sedie e tavolini di bambù ed ombrelloni parasole,
a pochi metri dal prato verde dei tiri di prova. Davanti a
tutto questo, il faro di Capri a Punta Carena, il secondo
più importante del mediterraneo dopo quello di Genova, nella penisola di Limmo. E mentre all’interno gli arcieri completavano le 20 piazzole del percorso, pochi
metri più sotto i bambini facevano il bagno lanciandosi
dagli scogli, accompagnando con il loro vociare le stampe dei risultati. Un’atmosfera quasi irreale per una gara
di tiro con l’arco.
Questo è in poche parole quello che è successo grazie
soprattutto all’impegno di una società giovanissima, l’Arco Club Capri, che ha veramente dato il massimo pur di
offrire un servizio degno dell’occasione, conscia dei limiti dettati dall’isola: in primis l’impossibilità di sbarcare in
periodo estivo con un mezzo proprio. Poi le strettissime
strade all’interno delle quali tassisti e autisti di autobus
compiono piroette da trapezista, sfiorandosi letteralmente con disinvoltura inaudita ed incredibile naturalezza.
Per finire, gli enormi cambi di pendenza tra una zona e
l’altra. E, come se non bastasse, la concomitanza con il
Premio San Michele, quindi l’arrivo nell’isola del Presidente del Consiglio accompagnato da uno stuolo di forze dell’ordine.
Tutto questo era a Capri tra il 30 settembre ed il 1° ottobre: quale migliore cornice per una specialità che sta cercando di crescere? Con certe premesse era logico che
volessero essere presenti i maggiori rappresentanti della
COPPA ITALIA 3DI
DI GIGGI CARTONI
Punto e a Capri!

Era il 2010 quando organizzavamo gare di tiro di campagna Fitarco per divulgare questa disciplina anche tra i piu giovani oggi dopo 14 anni ...