3
buoni motivi per cui la figura dello psicologo dello sport è
necessaria all’interno di una società sportiva.
- Un’orchestra non è sempre facile da dirigere!
La
società sportiva può essere vista come una grande orchestra:
allenatori, direttori tecnici, preparatori atletici, atleti, genitori
sono i diversi strumenti musicali coordinati da un direttore
d’orchestra, il presidente o i dirigenti. Se gli strumenti sono
coordinati e interdipendenti tra di loro il risultato sarà un’ottima
e piacevole sinfonia da ascoltare, al contrario se c’è poca
armonia interna l’effetto sarà una musica poco gradevole e
confusa. In una società sportiva perciò se
le relazioni tra i diversi attori sono funzionali e i rapporti di
ruolo sono chiari e condivisi allora il risultato potrà essere
proprio una bella sinfonia!
Lo psicologo ha il ruolo di supporto a questa grande orchestra
aiutando a risolvere difficoltà relazionali, facilitando i rapporti
tra le parti, proponendo visioni nuove e più funzionali di
coordinamento della società e dei ruoli. Lo
psicologo è
perciò per la società sportiva una risorsa: mette
in gioco le sue competenze per promuovere un funzionamento efficace
della stessa finalizzato al benessere collettivo!
2-
Benessere al primo posto
Lo
sport genera benessere. Il benessere che si prova facendo sport
deriva dal mettere alla prova se stessi, dal tendere a superare il
proprio limite, dal sudore speso nelle ore di allenamento e tanto
altro. L’intervento dello psicologo è improntato al potenziamento
delle abilità personali:
supportare
i giovani nella crescita non
solo come atleti, ma in primis come persone, e lo staff
tecnico nello sviluppo professionale.
3-
Valore aggiunto? Si, grazie
Scegliere
di avere uno psicologo nel proprio staff rivela una scelta matura e
consapevole. Curare
il clima relazionale e investire nell’allenamento mentale sono due
indiscutibili punti che rendono la società sportiva più
competitiva!
Nessun commento:
Posta un commento