Lettori fissi

10 ottobre 2015

l'istruttore



Un mestiere da poco…


Qualcuno potrebbe pensare che fare l’istruttore di tiro con l'arco sia un mestiere da poco. Che sia poco faticoso e non richieda un gran impegno. O che si possa improvvisare senza avere chissà quali competenze.
Niente di più sbagliato.


 
La figura dell’istruttore/istruttrice ha un grande 
compito educativo e un’enorme responsabilità: direste mai che per fare l’insegnante di scuola elementare non ci vuol nulla? Che tutti sarebbero capaci di farlo? Non credo.
La stessa cosa dovrebbe valere per l’insegnante di tiro con l'arco.
Prendiamo il caso dell’istruttore che si trova a lavorare con un gruppo di 
bambini principianti assoluti: nessuno di questi bimbi non sa cosa sia un arco , molti probabilmente piangeranno per tutta la durata della lezione, alcuni non staccheranno nemmeno le mani dall'arco, quasi tutti cercheranno con gli occhi spauriti il viso della mamma-nonna-zia dietro i grandi finestroni di vetro, distraendosi continuamente. La gestione di un gruppo come questo rappresenta la quotidianità per i nostri istruttori e richiede grandi abilità tecniche e competenze educative.
La difficoltà maggiore è far vincere ai bambini la 
paura, forse uno degli step più complicati e delicati della fase di ambientamento. Il rischio del trauma psicologico è sempre dietro l’angolo e solo un istruttore competente sa come evitare che il bambino si spaventi ulteriormente; sa inoltre quali siano le attività più indicate per coinvolgerlo e farlo socializzare con gli altri compagni, diventando infine un punto di riferimento su cui poter contare.

È proprio la 
conquista della fiducia che permette all’istruttore di proseguire nella didattica e di ottenere progressivi miglioramenti.
E quando l’allievo comincerà a mettere la corda dell'arco al naso , a e semplicemente a non piangere più, come potrebbe l’istruttore non sentirsi felice ed orgoglioso/a?
Non si può dire allora che fare l’istruttore di scuola di tiro con l'arco sia un lavoro da nulla. A meno che non si vogliano sminuire tutte quelle figure professionali con compiti educativi. La soddisfazione di una maestra di scuola nel sentire i propri alunni leggere le prime parole è la stessa dell’istruttrice che osserva i propri allievi scoccare le prime frecce senza paura, con la certezza di vedere crescere questi ragazzi, che prima di conoscere il tiro con l'arco non erano mai usciti fuori dalla nostra isola ,la nostra speranza che un domani potessero prendere le redini in mano,e far continuare questa realtà che grazie, a loro ed i loro istruttori hanno conosciuto , ed hanno vissuto con grandi risultati. Ma tutto questo purtroppo non è successo.

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