In questi giorni leggo su i vari network ,persone meravigliate di quello che hanno fatto con i giochi studenteschi come se la cosa fosse una novità, mi permetto di spezzare qualche l'ancia giustamente a favore di alcune società di vecchia data della Campania, che hanno fatto di queste manifestazioni che allora si chiamavano Giochi della gioventù una lunga gavetta ,atleti pervenuti sempre dal vivaio scolastico, oggi solo perché cambiano il nome , qualcuno meravigliato dell'evento elogia un lavoro che direi e la fotocopia dei giochi della gioventù. pur rimanendo con gli stessi problemi di allora."Il materiale arcieristico, la carenza di strutture dove ospitare questi eventi "per non parlare della pubblicità nel diffondere la data della giornata ,certo e compito del MIUR informare sulle date da programmare ,ma oggi con face oppure altro social network si avrebbe potuto pubblicizzare di più l'evento !!!!!!!!!
10 maggio 2013
8 maggio 2013
Visite mediche prima di avviarsi allo sport
Anche se la nostra federazione in alcuni casi non prevede il certificato agonistico con elettrocardiogramma sotto sforzo, il nostro comune nella persona del sindaco invita giustamente le associazioni sportive dell'isola di attrezzarsi con il defibrillatore semiautomatico, cosa che l'arco club capri a già fatto da molto tempo.
La domanda viene spontania: quanti atleti prima di praticare qualsiasi sport , si sottopongono a visite specialistiche per accertarsi che tutto stia apposto?quanti addetti sapranno intervenire al momento opportuno?
EMERGENZE -
Pur estendendo i controlli e imparando a riconoscere i segnali di
allarme, resta comunque un margine di imprevedibilità: «Alcune
condizioni danno per la prima volta segno di sé nel momento in cui
determinano l'arresto cardiaco — dice Peter Schwartz, direttore
della cattedra di cardiologia dell'Università di Pavia, riconosciuto
per essere uno dei più grandi esperti di morte improvvisa a livello
internazionale —. Ma anche queste non sono affatto morti
inevitabili: in persone giovani, con cuori sani, questi eventi sono
per lo più scatenati da aritmie facilmente reversibili con il
defibrillatore elettrico. I medici sportivi che seguono gli atleti
devono essere preparati a queste situazioni e pronti a intervenire
immediatamente per superare la fase critica e salvare la vita dello
sportivo. Non ci sono giustificazioni per non iniziare immediatamente
le manovre di rianimazione cardiopolmonare mediante massaggio
cardiaco e respirazione bocca a bocca. Prima si interviene, maggiori
sono la probabilità di ristabilire il normale ritmo del cuore».
L’elettrocardiogramma
è il grafico che registra l’attività elettrica del miocardio
durante il ciclo di contrazioni che determinano il battito cardiaco.
Viene
registrato ponendo sulla pelle del paziente una serie di elettrodi
collegati ad un voltmetro (strumento in grado di misurare la
tensione). Il cambiamento della polarità tra la fase di contrazione
e la fase di rilassamento è misurato il milli Volts.
Abbreviato
con la sigla ECG, l’elettrocardiogramma rappresenta un test
fondamentale della visita medica per il rilascio del rilascio di
idoneità alla pratica di attività sportiva agonistica. Anche se non
è previsto sottoporsi a ECG nel caso di visita medica per attività
non agonistica, può essere comunque consigliato sottoporvisi per
verificare il corretto stato di salute del proprio cuore.
L’elettrocardiogramma
è un importante strumento per la diagnosi della salute del cuore, ma
fornisce solamente informazioni sulla attività elettrica del cuore.
Per ottenere ulteriori dati sui diversi parametri funzionali del
cuore, possono essere consigliati dal medico, oltre
all’elettrocardiogramma, altre analisi quali, i raggi X, il test
sul flusso sanguigno, ed una dettagliata anamnesi del paziente.
L’elettrocardiogramma
registra la durata dell’attività elettrica e può essere
utilizzato come strumento di diagnosi per identificare difetti,
quali:
- aritmia;
- irregolarità
nel battito;
- anormalità del battito.
Una
frequenza cardiaca che si attesta intorno ai 60 bpm (battiti per
minuto), o anche meno, è chiamata bradicardia.
Viene solitamente riscontrata in chi pratica sport, soprattutto
quelle discipline che privilegiano la resistenza. Tra i vari
adattamenti che l’organismo mette in atto per migliorare la propria
capacità di resistenza, uno di questi è l’aumento delle
dimensioni delle cavità del cuore, per movimentare una maggiore
quantità di sangue ad ogni battito. In condizioni di riposo, per
cuore più capiente, per pompare quella determinata quantità
di sangue sarà sufficiente un numero ridotto di battiti, rispetto ad
un cuore meno capiente.
Una
frequenza cardiaca che si attesta intorno ai 100 bpm, o addirittura
oltre, è definita cometachicardia.
Un
particolare tipo di tachicardia è la fibrillazione.
In condizioni di fibrillazione, il cuore batte rapidamente ed in modo
scoordinato.
In
alcuni casi viene utilizzato uno strumento, il defibrillatore, il
quale attraverso l’applicazione di una forte scarica elettrica al
petto, può ripristinare la corretta contrazione cardiaca.
Il
defibrillatore è uno strumento molto importante, per il cui utilizzo
è necessaria però una adeguata preparazione.
Dato
il verificarsi di spiacevoli casi di fibrillazione, terminati anche
in modo tragico, anche durante la pratica di attività sportiva a
livello amatoriale, alcune strutture sportive hanno deciso di
acquistarlo e di addestrarne all’uso il proprio personale.
Questo
ha permesso di salvare delle vite umane da shock verificatisi durante
l’attività sportiva.
Fatene buon uso
by B.D.M.
7 maggio 2013
Approfondimenti sul tiro con l'arco
Arco Club Capri Asd 15091
Approfondimento su le varie tipologie
Arco nudo [
In
questa divisione si possono utilizzare solo archi sprovvisti di
sistema di mira (mirino) e di stabilizzazione supplementare. Sono
consentiti esclusivamente un poggia freccia (rest) e un bottone
elastico (Berger Button) ed un sistema di pesi che ne stabilizzi
l'azione al momento del rilascio. L'insieme flettenti e riser
(impugnatura) deve - da regolamento - passare all'interno di un
anello di 12 cm di diametro. Solitamente i materiali che compongono
l'arco nudo sono gli stessi degli archi olimpici, ma in genere
vengono utilizzati riser progettati appositamente per la disciplina
che risultano appesantiti nella parte inferiore, in maniera tale da
contrastare il momento che tende far "scalciare" l'arco
verso l'alto. A differenza delle altre due specialità, che prevedono
l'uso di un mirino, in questa, per poter essere precisi alle varie
distanze, l'arciere utilizza due tecniche: -
"string-walking"(camminare sulla corda) la mano che
brandisce la corda si sposta rispetto al punto di incocco della
freccia verso il basso; - "face-walking"(camminare sul
viso) la mano che brandisce la corda, mantiene la medesima posizione
sulla stessa, ma cambia il punto di appoggio sul viso. Entrambe
queste tecniche permettono di inclinare il tiro senza precludere la
precisione.
Arco olimpico
In
questa divisione si possono utilizzare archi tradizionali scomposti
in tre pezzi (TD o take-down): un corpo centrale (riser), solitamente
in legno e di due flettenti fissati al riser per mezzo di slitte o
viti ed uniti tra di loro da una corda. Vi si possono aggiungere
numerosi accessori: mirino, sistema di stabilizzazione dotato
solitamente di tre aste (una centrale più lunga e due stabilizzatori
laterali - detti "baffi" - montati a circa 45° rispetto
all'arco ed indirizzati all'indietro), un rest ossia il supporto che
sostiene fisicamente freccia
prima
di essere scoccata, un clicker ovvero una lamina metallica che ha la
funzione principale di segnalare all'arciere che l'arco è stato
aperto della misura da lui scelta ottenendo quindi per ogni tiro
sempre la medesima potenza (funge anche da supporto affinché la
freccia non esca accidentalmente dal rest), un bottone elastico o
Berger Button (bottone di pressione) inserito lateralmente al rest,
per correggere il paradosso dell'arciere
Arco compound
In
questa divisione si possono utilizzare appunto archi "compound"
(composti), muniti di particolari sistemi di demoltiplicazione della
potenza a mezzo di carrucole eccentriche che permettono di ottenere
la potenza massima a circa metà della fase di apertura dell'arco per
poi essere scaricata di circa il 60-75% (let-off) ottenendo così uno
sforzo fisico minore ed una maggiore velocità di uscita della
freccia ottenendo così una maggiore precisione, è consentito l'uso
di mirini ottici potenziati con lenti addizionali, punti di mira a
fibra ottica e soprattutto a sistemi di sgancio della corda meccanici
che eliminano quasi interamente l'interferenza di un rilascio
manuale. Recentemente è stato dimostrato che un Arco
compound utilizzato
da un congegno meccanico, detto shooting machine, che simula
l'arciere in condizioni ideali è capace di scagliare una freccia con
identico risultato di una precedente.
L'attività sportiva
Nelle
gare e manifestazioni FITARCO vengono utilizzati bersagli di carta
con cerchi concentrici di colori diversi. Secondo il regolamento ci
sono diverse classi d'età e divisioni di tiro, nonché diverse
specialità.
Le classi
Le
classi corrispondo a diverse fasce d'età:
- Giovanissimi (maschile e femminile): dal giorno in cui il tesserato compie 9 anni fino al 31 dicembre dell’anno in cui compie 12 anni
- Ragazzi (maschile e femminile): fino al 31 dicembre dell’anno in cui l'atleta compie 14 anni
- Allievi (maschile e femminile): fino al 31 dicembre dell’anno in cui l'atleta compie 16 anni
- Juniores (maschile e femminile): fino al 31 dicembre dell’anno in cui l'atleta compie 18 anni
- Seniores (maschile e femminile): fino al 31 dicembre dell’anno in cui l'atleta compie 49 anni
- Master (maschile e femminile): dal 1º gennaio dell’anno in cui l’atleta compie 50 anni, in poi
Fino
al 2007 i Master erano chiamati Veterani.
Nelle competizioni nazionali e internazionali esistono poi classifiche assolute, divise soltanto per sesso, che unificano le fasce d'età.
Nelle competizioni nazionali e internazionali esistono poi classifiche assolute, divise soltanto per sesso, che unificano le fasce d'età.
Le divisioni
Le
divisioni corrispondono al tipo di arco usato:
- Arco nudo
- Arco olimpico (o ricurvo) arco compound
Nelle
gare, per ogni divisione c'è una classifica separata.
Le gare [
Esistono
cinque principali tipologie:
- Le gare indoor
- Le gare outdoor
- Le gare di campagna
- Le gare 3DI
- Le gare Ski Archery
Indoor
Le
gare indoor si svolgono nella stagione invernale (settembre-marzo) in
ambiente coperto. Le divisioni ammesse sono Arco nudo, Arco olimpico
e compoound
Generalmente
gli arcieri si misurano sulla distanza di 18 m, con bersagli da 40 cm
di diametro, ma un'altra possibile distanza per le gare indoor sono i
25 m, con bersagli da 60 cm di diametro. Il punteggio va dall'1 al 10
per le divisioni Arco olimpico e Arco nudo, e dal 6 al 10 per la
divisione Arco compound. Ogni gara si svolge su 20 volée (sessioni
di tiro) da 3 frecce ciascuna, per un totale di 60 frecce tirate e un
massimo di 600 punti da raggiungere. In alcuni casi, la prova avviene
sulla doppia distanza: 18 + 25 m, con 120 frecce e un massimo di
punti pari a 1200.
Outdoor
Le
gare outdoor si svolgono nella stagione estiva (aprile-agosto) sui
campi di tiro all'aperto. Sono aperte alle divisioni Arco nudo[
olimpico e compound.
La
gara principale è il FITA, dove gli arcieri si misurano su 4
distanze: 30 m, 50 m, 70 m e 90 m per gli uomini; 30 m, 50 m, 60 m e
70 m per le donne (le distanze si accorciano per le classi
giovanili). Per ogni distanza si tirano 36 frecce, per un totale di
144 frecce e un massimo di 1440 punti da raggiungere.
Il
900 Round, invece, prevede soltanto tre distanze: 40 m, 50 m e 60 m,
con bersagli da 122 cm. Per ogni distanza, gli arcieri tirano 10
volée da 3 frecce, per un totale di 90 frecce e un massimo di 900
punti da raggiungere.
Il
70 m + OR (Olympic Round) è la gara che attualmente si svolge
alle gare olimpioniche Consiste in una serie di scontri ad eliminazione diretta dopo una
prima gara preliminare (di qualifica). Ogni atleta in gara tira un
totale di 72 frecce, alla distanza di 70 m su bersagli da 122 cm.
Seguono poi, alla stessa distanza scontri diretti (OR) da 12 frecce.
Campagna
Le
gare di campagna o "Hunter & Field" (H+F) si svolgono
durante tutto l'anno in uno scenario naturale (campi, boschi, ecc...)
in cui sono state disposte dalle 24 alle 48 piazzole. Esistono
infatti due tipologie di H+F: la 12+12 e la 24+24. In entrambi i
casi, gli arcieri devono eseguire un percorso mirando a bersagli
"hunter" (di diverso diametro) a distanze sconosciute e a
bersagli "field" a distanza dichiarata. Sul bersaglio da
H+F i punteggi vanno dall'1 al 6. Si tirano 3 frecce per piazzola,
per un totale di 72 frecce nella 12+12 e 144 nella 24+24. Sono
ammesse tutte le divisioni; diverse divisioni tirano da diverse
distanze, indicate da picchetti di diverso colore.
3D
Molto
simili, per ambientazione e percorsi, alle gare di campagna sono le
gare 3D nelle quali si tira esclusivamente su sagome tridimensionali.
Su tutto i percorso sono disposte 20 sagome a distanze sconosciute e
per ogni sagoma si possono tirare due frecce. In corrispondenza dei
punti vitali dell'animale rappresentato, ogni sagoma ha tre cerchi di
cui i due centrali concentrici denominati "Super Spot" e
"Perfect". A seconda del punto colpito variano i punteggi:
più preciso il tiro, più alto il punteggio
BY B.D.M.
BY B.D.M.
1 maggio 2013
giochi della gioventù fase 2
Per
dare piena
dignità allo sport come
strumento al servizio del corretto ed equilibrato
sviluppo della persona,
il Coni e
- tra i vari partner hanno
scelto di reintrodurre la cultura e la pratica sportiva nella scuola
attraverso "I
Giochi della Gioventù".
La
nota manifestazione atletica, in passato ha lasciato una
testimonianza
importante nella storia sportiva del
nostro paese, rappresenta un importante contributo educativo e
sociale per tutta la collettività. Senza escludere nessuno e in
particolare i più disagiati.
Lo
sport è un diritto di tutti,
come testimoniato le varie associazioni e finalità dei giochi è
proprio quella di rendere tutti i ragazzi partecipi e protagonisti di
attività sportive senza escludere nessuno accomunati dalla voglia di
giocare insieme, piuttosto che di emergere, escludendo i meno
dotati.
Lo sport tradisce in questo modo la propria
essenza? Al contrario, insieme alla costante
ed attenta supervisione dello sport di
massimo livello, il Coni intende diffondere il messaggio positivo
della cultura e della pratica sportiva in tutto il paese, affinché
esse diventino un modello di vita ed un imprescindibile veicolo di
benessere e salute.
In ogni provincia e regione verrà organizzata una festa chiamata Giochi della gioventù , in corrispondenza con la fine dell'anno scolastico.
Gli
organizzatori hanno la responsabilità e l'oblico morale e
istituzionale di non escludere nessuno, o tanto meno fare in modo
che vi ci partecipino.
Inoltre la nostra federazione da anni
cerca in tutti i modi di fare propaganda ospitando nelle piazze le
manifestazioni. Quindi ci invita a fare lo stesso per far si che questo
sport non passi in sordina, penso che si dovrebbe riflettere un tantino
su questo, evitando di spostare le manifestazioni in luoghi lontani
dal centro, dove oltre i genitori nessuno assiste.
meditate meditate
BY B:D.M.
29 aprile 2013
giochi della gioventù fase 1
Dai Giochi della Gioventù ai Giochi Sportivi Studenteschi . . .
nota di riflessione per quella classe di dirigenti che fanno in modo che sparisca del tutto !!!!!!
Quando gli studenti italiani, sulla spinta dei coetanei parigini, scesero in piazza e occuparono le università per manifestare il profondo malessere che li affliggeva, non immaginavano neppure che sarebbero passati alla storia come "sessantottini". Né, tanto meno, di dare un contributo determinante alla nascita dei Giochi della Gioventù. Nel Consiglio Nazionale del Coni del 12 giugno 1968 il presidente Giulio Onesti parlò appunto della contestazione giovanile in atto e annunciò l'istituzione di "un settore operativo dedicato alle manifestazioni giovanili di massa" e di "un'attività che deve rivolgersi non più a poche migliaia di giovani, ma a milioni".
E' improprio sostenere, come qualcuno ha fatto, che furono influenti i risultati modesti della squadra azzurra ai Giochi Olimpici di Città del Messico, per il semplice motivo che i Giochi della Gioventù furono pensati molto prima. L'approvazione ufficiale avvenne il 3 settembre 1968, ma già una circolare del 29 agosto ai comitati provinciali del Coni forniva le norme principali della manifestazione: età di ammissione 11-15 anni; programma: atletica leggera, ciclismo, ginnastica, nuoto, pallacanestro, pallavolo e sci ( per l'inverno 1969-70); fasi locali, provinciali, interprovinciali, e nazionale a Roma dal 29 giugno al 6 luglio 1969 per le rappresentative di tutte le 92 province esistenti. E la disposizione che "anche nelle località ancora prive di qualsiasi impianto potranno essere organizzate prove di facile attuazione come corsa su strada, lanci, salti, ecc."
L'entusiasmo con cui fu accolta l'iniziativa fece andare ben oltre gli operatori di base, che su strade e piazze, ma anche su prati e cortili fecero disputare non solo le gare di atletica leggera, ma anche la ginnastica e gli sport di squadra. Come la definì Onesti, fu una pacifica rivoluzione, alla quale, malgrado la relativa improvvisazione, presero parte mezzo milione di ragazzi per attirare l'attenzione dei pubblici poteri sull'importanza formativa dello sport e, nello stesso tempo, sulla grave carenza di impianti sportivi.
Una lettera di Onesti invitò i sindaci di tutti i Comuni d'Italia a collaborare, il ministro della Publica Istruzione Sullo con due circolari invitò le scuole a partecipare e a concedere l'uso delle palestre per le gare.
Un'autentica apoteosi furono le finali nazionali romane con cinquemila partecipanti e una solenne Giornata Olimpica sul piazzale del Campidoglio.
Da quel grandioso successo, ottenuto grazie al generoso impegno di migliaia di volontari in tutta l'Italia, i Giochi della Gioventù presero il volo, finendo per diventare in breve la più importante manifestazione giovanile italiana e una delle più importanti d'Europa.
La partecipazione andò via via aumentando fino a superare i tre milioni e mezzo alla fine degli anni '70. Il programma si estese a sua volta fino a comprendere oltre cinquanta discipline, praticamente quasi tutti gli sport esistenti, con diecimila partecipanti alle finali nazionali.
Mentre, come annunciato, nel 1970 fu disputata la prima finale nazionale dello sci, nel 1974 si svolse la prima edizione dei Giochi della Gioventù di corsa campestre, un'attività destinata a occupare un posto di primo piano in una manifestazione dalle spiccate finalità promozionali. Nello stesso anno, appena cinque anni dopo l'istituzione dei Giochi, venne siglato dal ministro Franco Maria Malfatti e dal presidente del Coni Giulio Onesti lo storico accordo in base al quale la manifestazione venne promossa congiuntamente dal ministero della Pubblica Istruzione e dal Comitato Olimpico, facendo il suo ingresso ufficiale nella scuola, compresa quella elementare, limitatamente al secondo ciclo. Dal 1977, per sopperire alla momentanea sospensione dell'attività sportiva nella scuola secondaria superiore, nel programma dei Giochi della Gioventù vennero inserite gare anche per gli alunni di questo grado di studi, per i quali, sette anni dopo, nel 1984, verranno ripristinati i Campionati Studenteschi. Fu in questo periodo che la partecipazione alle finali nazionali estive toccò il tetto di 10.000 partecipanti. Sempre nel 1977, venne inoltre previsto un programma di attività anche per il primo ciclo della scuola elementare, estendendo così i Giochi della Gioventù all'intera popolazione scolastica.
Alle finali nazionali estive prendono abitualmente parte anche squadre provenienti da molte altre nazioni, sia europee sia extraeuropee, (Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Germania, Kroazia/Slovenia, Lussenburgo, San Marino, USA, Svizzera e Venezuela) in rappresentanza delle relative comunità italiane all'estero. Questa partecipazione, resa possibile anche dalla collaborazione con il ministero degli Esteri, costituisce per i giovani di quelle comunità un importante momento di incontro con i coetanei della madrepatria. Dall'anno scolastico 1993-94 il programma dei Giochi della Gioventù è tornato ad essere circoscritto alle discipline ufficialmente praticate nella scuola: atletica leggera, ginnastica, nuoto, sci, calcio, pallacanestro, pallamano, pallavolo, le stesse del programma dei Campionati Studenteschi.
Merito fondamentale e indiscutibile dei Giochi della Gioventù è stato quello di aver introdotto nel potere pubblico e, in particolare nell'ambito della scuola, una forte sensibilizzazione nei confronti dell'attività sportiva, intesa come mezzo insostituibile nella formazione dei giovani, fin dalla scuola d'infanzia ed elementare. Ma non può essere trascurata la decisiva azione esercitata ai fini della soluzione del gravissimo problema degli impianti sportivi di base, la cui carenza, alla fine degli anni '60, era ancora la causa principale della scarsa partecipazione sportiva giovanile. Ruolo altrettanto determinante svolsero i Giochi della Gioventù nella soluzione dell'altro importante problema dello sport giovanile, quello dell'assistenza sanitaria, oggi ormai riconosciuta di competenza del servizio sanitario nazionale. Anche i coinvolgimenti fiscali connessi con lo svolgimento dell'attività sportiva hanno ottenuto consistenti agevolazioni grazie all'attenzione sollevata dai Giochi. Non meno importante, infine, è da considerare l'azione svolta dai Giochi della Gioventù nella capillare diffusione di un sano spirito sportivo e, nello stesso tempo, nella rivelazione di numerosi talenti, destinati ad arricchire considerevolmente le fila dello sport nazionale. A partire dal 1998 altro momento "storico" del lungo cammino dell'attività sportiva scolastica è l'istituzione dei Giochi Sportivi Studenteschi, diretta conseguenza di un rinnovato protocollo di intesa tra Coni e ministero dell’ Istruzione dell’ Università e della Ricerca (MIUR).
ora ci poniamo il quesito ci sono ancora persone che si pongono questi problemi?
meditate meditate ,
by B.D.M
27 aprile 2013
Passa al Compound
Arco Compound , ti incuriosisce il termine? Ai Campionati del Mondo di Tiro con l’Arco , si è spesso sentito usare Arco Compound , parola, familiare per gli esperti ma sconosciuta al grande pubblico: è un nuovo metodo di tiro con l’arco.
Si
tratta di un nuovo metodo che permette di utilizzare un minore sforzo
fisico per ottenere un’ottima resa finale nel risultato.
L’eccentricità
delle “camme”
(carrucole) differenzia la lunghezza dei bracci di leva sui quali
sono attestati la corda vera e propria e il cavo che collega un
“flettente ”
(struttura) all’altro.
Questo
tipo di archi “tecnologici” utilizzano degli accessori
particolari che migliorano ed aumentano le prestazioni e la
precisione:- sgancio meccanico: sistema meccanico tenuto nella mano dell’arciere per rilasciare la corda
- stabilizzatore: asta di lunghezza variabile che smorza le vibrazioni e mantiene l ‘ arco compound fermo in posizione di scocco
- mirini e diottria sulla corda: sistema di mira attraverso la “visette” (foro sulla corda).
La freccia per l’ arco compound
L’
arco compound permette di trasmettere alla freccia una quantità
maggiore di energia, quindi maggiore velocità, rispetto ad un
arco di stessa potenza tradizionale e di poter avere una maggiore
accuratezza nella fase di mira del bersaglio.
Le
frecce utilizzate con gli archi compound sono fatte principalmente di
alluminio, di fibra di carbonio, o dalla combinazione di vari
materiali.
Per
ottenere un tiro corretto è necessario che l’elasticità della
“spine” (freccia) sia adeguata in base alle caratteristiche del
sistema arciere-arco-freccia.
Postura,
sequenza ed esecuzione. tre componenti essenziali in un’azione di
tiro veramente efficace.
Le
anomalie riscontrabili in una di queste tre fasi o nelle loro
combinazioni tramite i dettagli a loro associati, porterà senza
dubbio a dei risultati negativi.
Ovviamente
lo spessore delle anomalie eventualmente presenti influenzerà
direttamente l’ampiezza dell’errore rilevato all’impatto.
Rinunciare
ad un tiro, significa di fatto realizzare che in una delle tre fasi
essenziali qualcosa non ha girato per il verso giusto.
Questo
può entrare in conflitto con quella che si potrebbe descrivere come
un’umana tendenza a concludere un’azione intrapresa al di là ed
al di sopra degli esiti finali.
Non
bisogna abbandonarsi alla soluzione più istintiva e semplice, ma, al
contrario, di prendere lucidamente delle decisioni.
Decidere
che puoi arrivare allo scocco è un fatto che in qualche modo deve
entrare a far parte della tua sequenza di tiro.
Accontentarsi
rischiando o rinunciare , questo è e sarà l’eterna domanda.
Quesito
che si presenterà, nella maggior parte dei casi, fra la lettura del
mirato ed il rilascio della freccia.
La
possibilità di prestazione di questo tipo di arco tecnologico
permette ad una vasta gamma di pubblico di potervi partecipare e
provare emozioni forti, passando dai ragazzi, donne, persone affette
da vari tipi di patologie neuro-muscolari, e quindi sorretti da una
minore forza muscolare, persone con lesioni midollari in seguito ad
incidenti stradali o sul posto di lavoro, senza negare a nessuno la
soddisfazione di poter praticare questo tipo di sport o solo a
livello dilettantistico per potersi divertire.
Abitua
la mente a muoversi in questo senso: prima pensa, rifletti e poi
agisci. Prova
anche tu l’ arco compound prova
anche tu questa straordinaria esperienza!
Cosa molto importante da non trascurare l'acquisto del compound ,ricordate che cambia da persona a persona, sia per la potenza che per l'allungo "consiglio per gli arcieri meno forti di puntare su un arco mono camma , per avere una facile estensione di allungo , ed una potenza più ridotta ,ma con una gettata della freccia più veloce.BY BDM
24 aprile 2013
3,5 milioni per i nuovi Giochi della Gioventù
Rinnovata l'intesa fra Coni e Miur. Entro giugno 2013 si rivedrà l'organizzazione dei tradizionali Giochi della Gioventù, mentre 1 milione di euro rafforzerà gli interventi nelle aree di disagio
Sono
in arrivo dei nuovi Giochi della Gioventù. Mentre l’edizione
2012/2013 sta arrivando ormai alle finalissime, esperti del Miur e
delConi si
sono messi al lavoro per ammodernare questi giochi sportivi
studenteschi che ormai si ripetono identici da molti anni e che
«manifestano ormai diversi punti di criticità che devono essere
affrontati». A dirlo è il nuovo Accordo
di Intenti fra Miur e Coni,
firmato venerdì a Napoli dal ministro Francesco Profumo e da
Giovanni Malagò, fresco presidente del Coni. Il
lavoro di revisione della formula dei Giochi sportivi studenteschi e
il lancio del nuovi Giochi della Gioventù avverrà «entro giugno
2013», con l’elaborazione di Nuove Linee Guida. Per
questi nuovi giochi e più in generale per l’attività di
avviamento allo sport nelle scuole, di cui i Giochi sono la naturale
prosecuzione, il Miur ha stanziato 3,5 milioni di euro, che si
aggiungono agli 1,5 stanziati dall’Ufficio Sport della Presidenza
del Consiglio dei Ministri.
L’intesa Miur/Coni prevede anche il monitoraggio – entro settembre 2013 – degli impianti sportivi scolastici e l’organizzazione di eventuali interventi di miglioramento. Per la prima volta inoltre il Miur mette a disposizione dei fondi dedicati in maniera specifica all’attività sportiva nei luoghi di disagio sociale, nella consapevolezza che lo sport può essere anche uno strumento per rafforzare la legalità e prevenire la dispersione scolastica. Queste attività svolte nelle scuole delle aree più disagiate del Paese e all’interno degli Istituti Penali per Minorenni, verranno rinforzate grazie a 1 milione di euro messi a disposizione dal Miur.
“Auguriamoci che i nostri dirigenti ne sappiano fare buon uso”
L’intesa Miur/Coni prevede anche il monitoraggio – entro settembre 2013 – degli impianti sportivi scolastici e l’organizzazione di eventuali interventi di miglioramento. Per la prima volta inoltre il Miur mette a disposizione dei fondi dedicati in maniera specifica all’attività sportiva nei luoghi di disagio sociale, nella consapevolezza che lo sport può essere anche uno strumento per rafforzare la legalità e prevenire la dispersione scolastica. Queste attività svolte nelle scuole delle aree più disagiate del Paese e all’interno degli Istituti Penali per Minorenni, verranno rinforzate grazie a 1 milione di euro messi a disposizione dal Miur.
“Auguriamoci che i nostri dirigenti ne sappiano fare buon uso”
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