1 maggio 2013

giochi della gioventù fase 2



Per dare piena dignità allo sport come strumento al servizio del corretto ed equilibrato sviluppo della persona, il Coni e - tra i vari partner  hanno scelto di reintrodurre la cultura e la pratica sportiva nella scuola attraverso "I Giochi della Gioventù".

La nota manifestazione atletica, in passato ha lasciato una
testimonianza importante nella storia sportiva del nostro paese, rappresenta un importante contributo educativo e sociale per tutta la collettività. Senza escludere nessuno e in particolare i più disagiati.
 
Lo sport è un diritto di tutti, come testimoniato le varie associazioni e finalità dei giochi è proprio quella di rendere tutti i ragazzi partecipi e protagonisti di attività sportive senza escludere nessuno accomunati dalla voglia di giocare insieme, piuttosto che di emergere, escludendo i meno dotati.

Lo sport tradisce in questo modo la propria essenza? Al contrario, insieme alla
 costante ed attenta supervisione dello sport di massimo livello, il Coni intende diffondere il messaggio positivo della cultura e della pratica sportiva in tutto il paese, affinché esse diventino un modello di vita ed un imprescindibile veicolo di benessere e salute.
In ogni provincia e regione verrà organizzata una festa chiamata Giochi della gioventù , in corrispondenza con la fine dell'anno scolastico.
Gli organizzatori hanno la responsabilità e l'oblico morale e istituzionale di non escludere nessuno, o tanto meno fare in modo che vi ci partecipino.
 Inoltre la nostra federazione da anni cerca in tutti i modi di fare propaganda ospitando nelle piazze le manifestazioni. Quindi  ci invita a fare lo stesso per far si che questo sport non passi in sordina, penso che  si dovrebbe riflettere un tantino su questo, evitando di spostare le manifestazioni in luoghi lontani dal centro, dove oltre i genitori nessuno assiste.

meditate meditate 

BY B:D.M.
 

29 aprile 2013

giochi della gioventù fase 1



Dai Giochi della Gioventù ai Giochi Sportivi Studenteschi . . .
nota di riflessione per quella classe di dirigenti  che fanno in modo che sparisca del tutto !!!!!!
Quando gli studenti italiani, sulla spinta dei coetanei parigini, scesero in piazza e occuparono le università per manifestare il profondo malessere che li affliggeva, non immaginavano neppure che sarebbero passati alla storia come "sessantottini". Né, tanto meno, di dare un contributo determinante alla nascita dei Giochi della Gioventù. Nel Consiglio Nazionale del Coni del 12 giugno 1968 il presidente Giulio Onesti parlò appunto della contestazione giovanile in atto e annunciò l'istituzione di "un settore operativo dedicato alle manifestazioni giovanili di massa" e di "un'attività che deve rivolgersi non più a poche migliaia di giovani, ma a milioni".

E' improprio sostenere, come qualcuno ha fatto, che furono influenti i risultati modesti della squadra azzurra ai Giochi Olimpici di Città del Messico, per il semplice motivo che i Giochi della Gioventù furono pensati molto prima. L'approvazione ufficiale avvenne il 3 settembre 1968, ma già una circolare del 29 agosto ai comitati provinciali del Coni forniva le norme principali della manifestazione: età di ammissione 11-15 anni; programma: atletica leggera, ciclismo, ginnastica, nuoto, pallacanestro, pallavolo e sci ( per l'inverno 1969-70); fasi locali, provinciali, interprovinciali, e nazionale a Roma dal 29 giugno al 6 luglio 1969 per le rappresentative di tutte le 92 province esistenti. E la disposizione che "anche nelle località ancora prive di qualsiasi impianto potranno essere organizzate prove di facile attuazione come corsa su strada, lanci, salti, ecc."

L'entusiasmo con cui fu accolta l'iniziativa fece andare ben oltre gli operatori di base, che su strade e piazze, ma anche su prati e cortili fecero disputare non solo le gare di atletica leggera, ma anche la ginnastica e gli sport di squadra. Come la definì Onesti, fu una pacifica rivoluzione, alla quale, malgrado la relativa improvvisazione, presero parte mezzo milione di ragazzi per attirare l'attenzione dei pubblici poteri sull'importanza formativa dello sport e, nello stesso tempo, sulla grave carenza di impianti sportivi.

Una lettera di Onesti invitò i sindaci di tutti i Comuni d'Italia a collaborare, il ministro della Publica Istruzione Sullo con due circolari invitò le scuole a partecipare e a concedere l'uso delle palestre per le gare.
Un'autentica apoteosi furono le finali nazionali romane con cinquemila partecipanti e una solenne Giornata Olimpica sul piazzale del Campidoglio.

Da quel grandioso successo, ottenuto grazie al generoso impegno di migliaia di volontari in tutta l'Italia, i Giochi della Gioventù presero il volo, finendo per diventare in breve la più importante manifestazione giovanile italiana e una delle più importanti d'Europa.

La partecipazione andò via via aumentando fino a superare i tre milioni e mezzo alla fine degli anni '70. Il programma si estese a sua volta fino a comprendere oltre cinquanta discipline, praticamente quasi tutti gli sport esistenti, con diecimila partecipanti alle finali nazionali.

Mentre, come annunciato, nel 1970 fu disputata la prima finale nazionale dello sci, nel 1974 si svolse la prima edizione dei Giochi della Gioventù di corsa campestre, un'attività destinata a occupare un posto di primo piano in una manifestazione dalle spiccate finalità promozionali. Nello stesso anno, appena cinque anni dopo l'istituzione dei Giochi, venne siglato dal ministro Franco Maria Malfatti e dal presidente del Coni Giulio Onesti lo storico accordo in base al quale la manifestazione venne promossa congiuntamente dal ministero della Pubblica Istruzione e dal Comitato Olimpico, facendo il suo ingresso ufficiale nella scuola, compresa quella elementare, limitatamente al secondo ciclo. Dal 1977, per sopperire alla momentanea sospensione dell'attività sportiva nella scuola secondaria superiore, nel programma dei Giochi della Gioventù vennero inserite gare anche per gli alunni di questo grado di studi, per i quali, sette anni dopo, nel 1984, verranno ripristinati i Campionati Studenteschi. Fu in questo periodo che la partecipazione alle finali nazionali estive toccò il tetto di 10.000 partecipanti. Sempre nel 1977, venne inoltre previsto un programma di attività anche per il primo ciclo della scuola elementare, estendendo così i Giochi della Gioventù all'intera popolazione scolastica.

Alle finali nazionali estive prendono abitualmente parte anche squadre provenienti da molte altre nazioni, sia europee sia extraeuropee, (Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Germania, Kroazia/Slovenia, Lussenburgo, San Marino, USA, Svizzera e Venezuela) in rappresentanza delle relative comunità italiane all'estero. Questa partecipazione, resa possibile anche dalla collaborazione con il ministero degli Esteri, costituisce per i giovani di quelle comunità un importante momento di incontro con i coetanei della madrepatria. Dall'anno scolastico 1993-94 il programma dei Giochi della Gioventù è tornato ad essere circoscritto alle discipline ufficialmente praticate nella scuola: atletica leggera, ginnastica, nuoto, sci, calcio, pallacanestro, pallamano, pallavolo, le stesse del programma dei Campionati Studenteschi.

Merito fondamentale e indiscutibile dei Giochi della Gioventù è stato quello di aver introdotto nel potere pubblico e, in particolare nell'ambito della scuola, una forte sensibilizzazione nei confronti dell'attività sportiva, intesa come mezzo insostituibile nella formazione dei giovani, fin dalla scuola d'infanzia ed elementare. Ma non può essere trascurata la decisiva azione esercitata ai fini della soluzione del gravissimo problema degli impianti sportivi di base, la cui carenza, alla fine degli anni '60, era ancora la causa principale della scarsa partecipazione sportiva giovanile. Ruolo altrettanto determinante svolsero i Giochi della Gioventù nella soluzione dell'altro importante problema dello sport giovanile, quello dell'assistenza sanitaria, oggi ormai riconosciuta di competenza del servizio sanitario nazionale. Anche i coinvolgimenti fiscali connessi con lo svolgimento dell'attività sportiva hanno ottenuto consistenti agevolazioni grazie all'attenzione sollevata dai Giochi. Non meno importante, infine, è da considerare l'azione svolta dai Giochi della Gioventù nella capillare diffusione di un sano spirito sportivo e, nello stesso tempo, nella rivelazione di numerosi talenti, destinati ad arricchire considerevolmente le fila dello sport nazionale. A partire dal 1998 altro momento "storico" del lungo cammino dell'attività sportiva scolastica è l'istituzione dei Giochi Sportivi Studenteschi, diretta conseguenza di un rinnovato protocollo di intesa tra Coni e ministero dell’ Istruzione dell’ Università e della Ricerca (MIUR).

ora ci poniamo il quesito ci sono ancora persone che si pongono questi problemi?
meditate meditate ,
by B.D.M

27 aprile 2013

Passa al Compound



Arco Compound , ti incuriosisce il termine? Ai Campionati del Mondo di Tiro con l’Arco , si è spesso sentito usare Arco Compound ,  parola, familiare per gli esperti ma sconosciuta al grande pubblico: è un nuovo metodo di tiro con l’arco.


Dalla lingua inglese “composito” l’ arco compound usa un sistema di carrucole che permettono di ridurre una notevole energia muscolare nel sistema dei flettenti all’inizio, e ridurre lo sforzo in cui è teso l’arco alla fine, dal 40 all’80 % (a seconda del modello e della marca).
Si tratta di un nuovo metodo che permette di utilizzare un minore sforzo fisico per ottenere un’ottima resa finale nel risultato.
L’eccentricità delle “camme” (carrucole) differenzia la lunghezza dei bracci di leva sui quali sono attestati la corda vera e propria e il cavo che collega un “flettente ” (struttura) all’altro.
Questo tipo di archi “tecnologici” utilizzano degli accessori particolari che migliorano ed aumentano le prestazioni e la precisione:
  • sgancio meccanico: sistema meccanico tenuto nella mano dell’arciere per rilasciare la corda
  • stabilizzatore: asta di lunghezza variabile che smorza le vibrazioni e mantiene l ‘ arco compound fermo in posizione di scocco
  • mirini e diottria sulla corda: sistema di mira attraverso la “visette” (foro sulla corda).

La freccia per l’ arco compound
L’ arco compound permette di trasmettere alla freccia una quantità maggiore di energia, quindi maggiore velocità,  rispetto ad un arco di stessa potenza tradizionale e di poter avere una maggiore accuratezza nella fase di mira del bersaglio.
Le frecce utilizzate con gli archi compound sono fatte principalmente di alluminio, di fibra di carbonio, o dalla combinazione di vari materiali.
Per ottenere un tiro corretto è necessario che l’elasticità della “spine” (freccia) sia adeguata in base alle caratteristiche del sistema arciere-arco-freccia.
Postura, sequenza ed esecuzione. tre componenti essenziali in un’azione di tiro veramente efficace.
Le anomalie riscontrabili in una di queste tre fasi o nelle loro combinazioni tramite i dettagli a loro associati, porterà senza dubbio a dei risultati negativi.
Ovviamente lo spessore delle anomalie eventualmente presenti influenzerà direttamente l’ampiezza dell’errore rilevato all’impatto.
Rinunciare ad un tiro, significa di fatto realizzare che in una delle tre fasi essenziali qualcosa non ha girato per il verso giusto.
Questo può entrare in conflitto con quella che si potrebbe descrivere come un’umana tendenza a concludere un’azione intrapresa al di là ed al di sopra degli esiti finali.
Non bisogna abbandonarsi alla soluzione più istintiva e semplice, ma, al contrario, di prendere lucidamente delle decisioni.
Decidere che puoi arrivare allo scocco è un fatto che in qualche modo deve entrare a far parte della tua sequenza di tiro.
Accontentarsi rischiando o rinunciare , questo è e sarà l’eterna domanda.
Quesito che si presenterà, nella maggior parte dei casi, fra la lettura del mirato ed il rilascio della freccia.
La possibilità di prestazione di questo tipo di arco tecnologico permette ad una vasta gamma di pubblico di potervi partecipare e provare emozioni forti, passando dai ragazzi, donne, persone affette da vari tipi di patologie neuro-muscolari, e quindi sorretti da una minore forza muscolare, persone con lesioni midollari in seguito ad incidenti stradali o sul posto di lavoro, senza negare a nessuno la soddisfazione di poter praticare questo tipo di sport o solo a livello dilettantistico per potersi divertire.
Abitua la mente a muoversi in questo senso: prima pensa, rifletti e poi agisci. Prova anche tu l’ arco compound prova anche tu questa straordinaria esperienza!
Cosa molto importante da non trascurare l'acquisto del compound ,ricordate che cambia da persona a persona, sia per la potenza che per l'allungo "consiglio per gli arcieri meno forti di puntare su un arco mono camma , per avere una facile estensione di allungo , ed una potenza più ridotta ,ma con una gettata della freccia più veloce.
BY BDM


24 aprile 2013

3,5 milioni per i nuovi Giochi della Gioventù


Rinnovata l'intesa fra Coni e Miur. Entro giugno 2013 si rivedrà l'organizzazione dei tradizionali Giochi della Gioventù, mentre 1 milione di euro rafforzerà gli interventi nelle aree di disagio


Sono in arrivo dei nuovi Giochi della Gioventù. Mentre l’edizione 2012/2013 sta arrivando ormai alle finalissime, esperti del Miur e delConi si sono messi al lavoro per ammodernare questi giochi sportivi studenteschi che ormai si ripetono identici da molti anni e che «manifestano ormai diversi punti di criticità che devono essere affrontati». A dirlo è il nuovo Accordo di Intenti fra Miur e Coni, firmato venerdì a Napoli dal ministro Francesco Profumo e da Giovanni Malagò, fresco presidente del Coni. Il lavoro di revisione della formula dei Giochi sportivi studenteschi e il lancio del nuovi Giochi della Gioventù avverrà «entro giugno 2013», con l’elaborazione di Nuove Linee Guida. Per questi nuovi giochi e più in generale per l’attività di avviamento allo sport nelle scuole, di cui i Giochi sono la naturale prosecuzione, il Miur ha stanziato 3,5 milioni di euro, che si aggiungono agli 1,5 stanziati dall’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’intesa Miur/Coni prevede anche il monitoraggio – entro settembre 2013 – degli impianti sportivi scolastici  e l’organizzazione di eventuali interventi di miglioramento. Per la prima volta inoltre il Miur mette a disposizione dei fondi dedicati in maniera specifica all’attività sportiva nei luoghi di disagio sociale, nella consapevolezza che lo sport può essere anche uno strumento per rafforzare la legalità e prevenire la dispersione scolastica. Queste attività svolte nelle scuole delle aree più disagiate del Paese e all’interno degli Istituti Penali per Minorenni, verranno rinforzate grazie a 1 milione di euro messi a disposizione dal Miur.
  “Auguriamoci che i nostri dirigenti ne sappiano fare buon uso”  


22 aprile 2013


Arco Turismo
Capri può darti questa possibilità ,nei mesi di (maggio giugno settembre)
Se sei un arciere già esperto puoi accedere al campo di tiro con tempo illimitato , in base i giorni di permanenza.

Se vuoi cimentarti con il tiro con l'arco puoi approfittare con dei corsi di 2 ore al giorno presso l'albergo.

Per maggiori informazioni scrivere: info@arcoclubcapri.net

I costi per il soggiorno variano in base alla prenotazione ,da premettere che durante la settimana costano di meno , durante il week-end costano di più , comunque conviene telefonare l'albergo per eventuale preventivo, la prenotazione deve essere almeno per due notti specificare se si è arciere, è quale opzione si preferisce.

L'albergo e situato in una zona strategica a 10 minuti dal porto di capri ,si trova vicino alla fermata degli autobus per raggiungere la piazzetta di capri ed altri luoghi.

10 minuti dalla spiaggia di marina grande e 15 dai bagni di Tiberio
www.pensioneitaliacapri.com
tel. 081 837 06 02
Come risparmiare da napoli a capri e viceversa ,si consiglia il traghetto ferry che impiega 25/30 minuti in più delle linee veloci , ma con una riduzione della meta del costo delle linee
veloci

linee veloci 50 minuti
traghetto ferry 80 minuti 


21 aprile 2013

back tension


L’applicazione della back-tension nei diversi casi diversi sganci  

                                                parte I 
Sgancio senza grilletto (Stanislawski, Carter, ecc) – Questi sganci provocano il rilascio quando subiscono una rotazione a causa della tensione della back-tension. È necessario allenarsi bene al loro uso: di solito servono da 6 mesi a 2 anni per padroneggiarli efficacemente. Per agire per effetto della back-tension, devono essere sistemati in modo che siano molto sensibili, altrimenti non riusciranno ad aprirsi col breve movimento del gomito e li si faranno agire muovendo le dita, o ruotando la mano, o il polso (cosa che succede al 99% degli arcieri che usano questo tipo di sgancio). Per evitare il difetto, lo sgancio deve essere impugnato molto profondamente (non sulle dita), formando un pugno, con ancoraggio delle nocche delle dita sotto l’osso mascellare. Importante: si dovrà far partire l’azione col gomito leggermente fuori allineamento (appena a destra) in modo che arrivi all’allineamento perfetto col movimento generato dalla back-tension; se si parte perfettamente allineati, il gomito finirà fuori allineamento, con errori destra – sinistra.
                                                              parte II
Sgancio a pollice – L’errore generalmente fatto con questo sgancio è di sistemarlo in modo che sia molto sensibile alla pressione. Deve richiedere una forza di 1,5 – 3 kg per entrare in funzione, non di soli 1,5 - 3 etti. Deve poter essere pre-caricato con circa il 50% del peso dell’apertura e si deve essere in grado di rilasciare la presa senza problema se si rinuncia al tiro. Si deve avere il polso ben disteso (non piegato né torto). Anche l’avambraccio deve essere ben disteso, in modo che dalla punta del gomito alla punta della freccia tutto sia su di una sola linea. Il grilletto deve essere pre-caricato facendo una sufficiente pressione sul grilletto con la parte mediana del pollice (la punta del dito deve appoggiare sulla cassa dello sgancio) ed il mirino deve essere sul bersaglio prima di affidarsi alla conclusione del tiro e di far partire la back-tension: la pre-carica ed il posizionamento del mirino sul bersaglio devono far parte dell’azione di apertura e dell’ancoraggio. A questo punto rilassare la mano, esercitare una pressione media sulla cassa dello sgancio con la punta del pollice, mantenendo sempre anche la pressione di pre-carica sul grilletto e attivare la back-tension, che farà muovere lentamente il gomito verso l’alto ed all’indietro. Il movimento sarà solo di circa ½ “, ma se la mano è ben rilassata farà perno sulle nocche e spingerà la parte mediana del pollice in modo naturale verso il centro della mano, aprendo lo sgancio in 3 – 4 secondi. Il tutto avverrà naturalmente, perché non si dovrà pensare al movimento della mano e del pollice stesso.
                                               parte III
Sgancio ad indice 
   Anche questo grilletto non deve essere sistemato in modo da essere troppo sensibile al comando (vedi quanto detto per lo sgancio a pollice). Lo sgancio deve adattarsi perfettamente alla mano, e nel suo uso si devono tenere presenti le seguenti indicazioni:
1.      Al completo allungo il grilletto deve essere esattamente nella prima giuntura del dito, non nella seconda. Il polpastrello non deve toccare il grilletto.
2.      Non deve essere possibile avvolgere troppo a fondo il dito attorno al grilletto: la punta del dito non deve essere rivolta all’indietro, verso il punto di ancoraggio, ma verso il basso.
3.      Si deve eseguire la trazione di apertura dell’arco con una imbracatura legata al polso, non impugnando il corpo dello sgancio. Alla completa apertura, quando si è pronti per far partire la back-tension, si deve sentire solo il contatto della cinghia sul polso e del dito sul grilletto.
4.      La punta del dito, passando sopra il grilletto, dovrà puntare verso il basso. Questo farà sì che ci sia una pressione di pre-carica sul grilletto stesso quando si allungherà il dito in modo che la prima articolazione arrivi su di esso. La parte del dito verso il palmo formerà un arco piatto, perché sarà leggermente più avanzata delle altre dita. Fra il gomito e la prima giuntura del dito al grilletto tutto dovrà essere ben rilassato.
5.      Il polso dovrà essere diritto, senza curvatura e senza formare gobbe. La punta del gomito ed il dito al grilletto devono giacere su di una stessa linea retta.
6.      Non mettere il pollice dietro la nuca. Questo comporta una torsione del polso, che non deve esistere.
7.      Il grilletto deve essere sistemato in modo tale da non avere alcun gioco e come detto non deve essere troppo sensibile: per farlo funzionare dovrebbe essere necessaria la potenza di 1,5 – 2 kg o più. Non usare uno sgancio troppo sensibile. Posizionare il dito il più possibile verso il corpo dello sgancio (così la leva del grilletto è minore, quindi il grilletto è meno sensibile). Alla completa apertura, con dita, mano, polso ed avambraccio esattamente in posizione, eseguire la pre-carica dello sgancio. Così, facendo partire la back-tension il gomito sarà trascinato indietro e la mano, ben rilassata, cercherà di scivolare fuori dalla cinghia che trattiene lo sgancio al polso. Questo farà sì che l’indice trascini il grilletto all’indietro, provocando il rilascio. Questo avverrà solo se la mano è ben rilassata e se la pre-carica sul grilletto è stata fatta per circa il 50% del peso necessario all’apertura: in caso contrario si trascinerà solo all’indietro la freccia, senza effettuare lo sgancio.Attenzione. Se lo sgancio avverrà dopo soli 1 – 2 secondi, si sarà eseguita una pre-carica troppo forte; se avverrà dopo più di 5 – 6 secondi, la pre-carica sarà stata troppo leggera. Lo sgancio deve avvenire dopo 3 – 5 secondi (l’ottimo è dopo 4 secondi)..
─      Rilascio con le dita – Perché il rilascio con la back-tension funzioni bene anche in questo caso occorre che il dorso della mano sia perfettamente piatto, rilassato, allungato. La corda deve essere afferrata con una presa profonda, non sulla punta delle dita.

Buon lavoro BY B.D.M.






18 aprile 2013


Finanziamenti delle Associazioni Sportive

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Categoria principale: Enti no profit
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Le associazioni sportive dilettantistiche  recuperano i fondi per finanziare la loro attività in vari modi:
1) la quota di iscrizione, annualmente conferita dai soci all'associazione, necessaria per fare parte dell'associazione e per avere diritto di voto nell'assemblea ;
2) eventuali contributi ulteriori, richiesti ai soci dal consiglio direttivo dell'associazione, per fare fronte ai costi di gestione;
3) le donazioni, effettuate dai soci o da terzi, o eventuali contributi di comuni, province, regioni, enti pubblici ecc....;
4) i corrispettivi versati dai soci per partecipare a determinate attività organizzate dall'associazione, come corsi sportivi, pratici o teorici, e attività connesse alla pratica sportiva, come preparazione atletica, uso di palestre, massaggi ecc.... In tal caso, le somme ricavate vengono considerate non imponibili solo se lo statuto rispetta i principi fissati dalla legge;
5) i corrispettivi ricavati dall'attività commerciale organizzata dall'associazione, cioè i proventi ricavati da corsi sportivi verso terzi non soci, affitto di attrezzature e impianti a terzi non soci, proventi derivanti da gare, pubblicità, sponsorizzazione. 
6) i fondi derivanti dal 5 x mille, se l'associazione sportiva svolge attività a favore di giovani, anziani o soggetti svantaggiati.
7) quanto ricavato da raccolte pubbliche di denaro, che possono essere organizzate saltuariamente durante l'anno.
I fondi raccolti andranno depositati nel c\c intestato all'associazione, che solitamente è gestito dal presidente e dal tesoriere.
E' importante ricordare che tutto il denaro raccolto andrà utilizzato per la promozione dell'attività sportiva svolta dalla ASD.
E' inoltre necessario ricordare che i soci non potranno prendere senza giustificazione dei fondi dal c\c della ASD. Infatti, ai soci  sono riconosciuti dei corrispettivi  solo come rimborsi spesa o compensi per l'attività di istruttore sportivo, servizi di segreteria, manutentore, arbitro ecc....


RIAPRONO I CORSI DI TIRO CON L'ARCO PRESSO GLI ARCIERI ARCO CLUB CAPRI asd  X inform scrivere arcoclubcapriasd@gmail.com  oppure watzap ...